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Melasma

Antonella Ferrara • 27 ottobre 2021

Non tutte le macchie sono uguali..

Caratteristiche del melasma

Il melasma è un disordine della pigmentazione cutanea caratterizzato dalla comparsa di aree iperpigmentate principalmente nella parte centrale del volto ( fronte, zigomi, labbro superiore, mento).
Meno frequentemente e soprattutto nelle donne in menopausa, può localizzarsi al collo, alla superficie estensoria delle braccia ed alla parte alta della schiena.

Sebbene prediliga il sesso femminile ed fototipo scuro (infatti è estremamente frequente nelle donne ispaniche, asiatiche ed africane), nel 20% possiamo riscontrarlo anche nell'uomo.

Le cause sono molteplici ma non tutte conosciute. Certamente associate alla comparsa del melasma sono la familiarità, l'esposizione a radiazioni UV (naturali ed artificiali) e uno stimolo ormonale persistente (terapie ormonali anticoncezionali, gravidanza, allattamento, patologie ovariche, patologie surrenaliche, ..).

Recenti studi hanno dimostrato che le cellule dei pazienti con melasma esprimono markers di aumentato stress ossidativo.

Trattamento

Consiste in un approccio multidisciplinare composto da un trattamento domiciliare dedicato e  da sedute ambulatoriali di trattamenti esfolianti.

Questi ultimi sono principalmente i peeling chimici con Alfa-idrossiacidi, Beta-idrossiacidi, Vitamina A, acido tranexamico, acido mandelico,..

Per quanto riguarda invece i trattamenti laser, sia le procedure di Resurfacing con laser Co2 ablativo che quelle depigmentanti con Laser Q-Switched a nano e pico secondi, al momento sembrano non garantire buoni risultati. Si associano inoltre ad alta probabilità di recidiva del melasma oltre che a rischio di iperpigmentazione post-infiammatoria (PIH).

Trattamento domiciliare dedicato

1) Fotoprotezione ad ampio spettro: è la chiave per il corretto management del melasma. Oltre ad UVA ed UVB, recentemente particolare attenzione è stata posta al ruolo della luce visibile.
Pare che essa infatti attivi direttamente le tirosinasi coinvolte nella melanogenesi.

2) Agenti topici schiarenti

- IDROCHINONE: usato da più di 60 anni, questa molecola rappresenta ancora il gold standard nei trattamenti depigmentanti.  Attualmente può essere prescritto solo in preparazione galenica, spesso nella formulazione di Kligman.
- ACIDO COGICO ed AZELAICO: inibitori della tirosinasi
- RETINOIDI (Vitamina A e derivati): inducono down-regulation della tirosinasi
- NIACINAMIDE: inibisce il trasferimento dei melanosomi
- CORTICOSTEROIDI: hanno azione antiinfiammatoria ed inibitoria della melanogenesi
- ARBUTINA

Nuove molecole utili nel trattamento del melasma

Acido Tranexamico: è una molecola sintetica che blocca la conversione del plasminogeno in plasmina. Viene pertanto utilizzato generalmente in medicina per prevenire o trattare sanguinamenti.
Tuttavia è stato visto che l'acido tranexamico è anche in grado di bloccare la produzione di fattori pro-infiammatori coinvolti nella sintesi di melanina.
Attualmente viene prescritto in formulazione galenica ad una concentrazione del 3%.

- Melatonina:  è un ormone sintetizzato nel nostro organismo dalla ghiandola pineale. La sua utilità nel trattamento del melasma deriva dalla sua potente azione antiossidante.

- Glutatione: è uno dei più potenti antiossidanti endogeni prodotti dalle cellule del corpo umano. 

Conclusioni
Quando parliamo di melasma non parliamo di un inestetismo cutaneo bensì di una vera patologia che riguarda la cute, causata dall'aumentata produzione di melanina in certe parti del corpo (soprattutto viso).

Al momento non esiste una terapia medica o con laser certamente risolutiva, per cui l'unica cosa da fare resta contrastare i fattori causali noti, in particolare l'esposizione solare (dunque fotoprotezione ad ampio spettro tutto l'anno!).

I peeling chimici costituiscono un ottimo trattamento ambulatoriale nella cura del melasma perchè stimolano, in maniera assolutamente delicata, il ricambio cellulare favorendo l sostituzione delle cellule "macchiate" esistenti con cellule sane!


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Autore: Antonella Ferrara 9 settembre 2021
"Biorivitalizzare" significa stimolare le funzioni biologiche della pelle con l'obiettivo di ottenere un miglioramento estetico. METODICHE Sono diverse e lavorano promuovendo l'attività dermica attraverso stimoli termici, chimici e fisici. Come trattamento di prima linea, spesso si utilizzano prodotti a base di acido ialuronico associati a mix di vitamine ed antiossidanti iniettati superficialmente nel derma con tecnica di mesoterapia. L'ideale è poter abbinare la tecnica base ad apparecchiature come Radiofrequenza Frazionata Microneedling (IPIX) e Laser Resurfacing Frazionale. PROTOCOLLO Ciclo di sedute a cadenza mensile, seguite da un mantenimento ogni 3-4 mesi INDICAZIONI Pelli giovani e mature, normali o problematiche (dermatiti, acne, ..) OBIETTIVO DEL TRATTAMENTO La biorivitalizzazione non modifica volumi e non riempie rughe preesistenti. L'obiettivo del trattamento pertanto è quello di rieducare la fisiologia cutanea (attraverso il miglioramento della microcircolazione e dell' idratazione profonda) e stimolare la produzione di nuovo collagene, elastina e vari componenti della matrice dermica con conseguente ripristino della tonicità e dell'elasticità della pelle. ZONE DA TRATTARE Non solo il viso ma anche collo, décolleté, interno braccia e gambe, mani. CONTROINDICAZIONI A parte le allergie note verso determinati farmaci, non esistono controindicazioni al trattamento. POST- TRATTAMENTO Rossore per circa 24 ore e qualche piccolo livido legato al trauma dell'ago. Segui i miei post sul blog...a presto!
Autore: Antonella Ferrara 26 agosto 2021
Il trattamento con tossina botulinica è certamente la procedura medico estetica maggiormente eseguita a livello mondiale. Qual' è l'obiettivo del trattamento? Ridurre l'eccesso di contrazione dei muscoli mimici facciali, con conseguente distensione ed attenuazione delle rughe d'espressione derivante dalla loro contrazione. Se effettuato con dosaggio adeguato e nei siti di iniezione appositi, il risultato sarà estremamente naturale perché verrà conservata la propria espressività. Nel complesso lo sguardo apparirà disteso come dopo una bella dormita! Quali zone si possono trattare? Principalmente il terzo superiore del viso, cioè le rughe perioculari ("zampe di gallina"), glabellari ("del corrugatore") e frontali. Tecnica? Infiltrazioni intramuscolari effettuate con aghi molto sottili Non serve anestesia Recupero immediato Risultato? Lo si apprezza dopo circa 3 giorni dal trattamento ma richiede di 2-3 settimane per completarsi. La sua durata dipende da molte variabili come la profondità della ruga e le caratteristiche della mimica facciale. In linea di massima si esaurisce in 6 mesi. Esistono controindicazioni al trattamento? Certamente pertanto, come qualsiasi altro trattamento medico , l'anamnesi patologica e farmacologica del paziente resta uno step preliminare fondamentale da effettuare prima della seduta. Segui i miei post sul blog....a presto!
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